PERIZIA GIUDIZIARIA
Nota: Visto che il Sindaco di Pomarico, Nicola Raucci, il 2000 continua a negare l'esistenza di un pericolo per la famiglia Uricchio e per la comunità di Pomarico in generale, derivante dall'ammodernamento della Strada Provinciale in casa Uricchio (nonostante l'incidente mortale) e continua scrivere stronzate con i suoi atti pubblici.. (p.e. considerato gli atti tecnici e amministrativi ! - occorre smentire tutti i fatti e le circostanze narrate dal Sig. Uricchio dal momento che sono false e tendenziose.. ) costringendo Paolo. Uricchio a dover spendere altri 10.000.000 di Lire per una perizia giudiziaria, che il 2001 riflette nel seguente documento:
Il bello ? Anche se la perizia il 2001 conferma lo sconfinamento della STRADA PROVINCIALE AMMODERNATA e l'occupazione abusiva della proprietà acquistata dalla famiglia Uricchio a Pomarico:
anche se..
l'avvovato del Sig. Uricchio diffida il Comune di Pomarico e la Provincia di Matera con raccomandata con ricevuta di ritorno
e chiede il 2004, come già avvenuto precedentemente e successivamente....
"Nel chiedere inoltre l’immediata sospensione di ogni atto posto in essere della Giunta e dagli Uffici concernente la proprietà del mio assistito, insto inoltre per l’immediata ---
Il Sindaco, i suoi tecnici e i suoi amichetti non se ne fregano ..... dopo tutto questo realizzeranno
il 2006/2007 la ROTATORIA ITALIANA all'ingresso dell'abitazione
PERIZIA
GIUDIZIARIA
ACCERTAMENTO
TECNICO PREVENTIVO n. 149/2000 del R.G. PROMOSSO DAI SIGG. DI FESCA (nota
di Paolo Uricchio: mia Madre !) + 6 (figli), RAPPRESENTATI
DALL’AVV CASCELLA
CONTRO
IL
COMUNE DI POMARICO
+ 1 , RAPPRESENTATO DALLO STUDIO LEGALE CALCULLI E DALL’AVV.SSA D’ONOFRIO.
G.I.:
PRESIDENTE DR. SEMERARO;
PREMESSA:
Con
ordinanza del 23 Gennaio 2001 il G.I. dell’accertamento tecnico preventivo di
cui in premessa dispose la nomina del sottoscritto C.T.U. (nota di Paolo
Uricchio: Antonio CANCELLIERE)
All’udienza
predetta il sottoscritto prestava il giuramento di rito ed accettava
l’incarico.
Successivamente
acquisiva i fascicoli delle parti e rilevava i seguenti quesiti:
1.)
accerti
e descriva, presentando
anche un’idonea documentazione fotografica e grafica, lo stato dei luoghi
descritti ed in particolare la proprieta’ dei ricorenti e la strada
provinciale in questione;
2.)
accerti e descriva se vi è stato sconfinamento nella
realizzazione della strada in questione e le particelle illegittimamente apprese;
3.)
verifichi e
quantifichi i danni subiti dai ricorrenti;
In
data 6. febbraio 2001
alle ore 9.00, previo avviso con lettere raccomandate inviate alle parti, fu
disposto l’inizio delle operazioni peritali al fine di eseguire una
ricognizione generale dei luoghi di cui è causa.
Giunto
sul posto ha avuto la presenza dei Sigg:
-
Geom. Adduce
Giampaolo, nella sua qualità di
consulente tecnico di parte dei sigg. Di Fesca ed altri;
-
Geom. Angelotti
Michele, delegato ed in sostituzione del Geom. Epifania Vincenzo, nella sua
qualaità di consulente tecnico di parte del Comune di Pomarico;
-
Sig. Paolo
Uricchio, attore,
Nessuno è intervenuto in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, anche se regolarmente invitati.
Alla
continua presenza degli intervenuti fu eseguita la ricognizione dei luoghi e
successivamente fu effettuato un rilievo fotografico della zona, di cui è
causa, come da allegati alla presente.
In fase di stesura del verbale di sopralluogo il Sig. Paolo Uricchio, consegnò al sottoscritto delle memorie scritte che si allegano al fascicolo di parte.
Con
successiva lettera raccomandata inviata dal sottoscritto C.T.U. alle parti di
cui è causa, fu disposto, per il giorno 17 febbraio 2001, il prosieguo delle
operazioni peritali.
Segue
pag.- 2-
Per
l’ora ed il giorno stabiliti, giunto sul posto aveva la presenza dei sigg.:
-
geom. Addduce
Giampaolo, tecnico di parte del sig. Uricchio,
-
Sig. Paolo
Uricchio, attore;
-
Geom. Angelotti
Michele, delegato ed in sostituzione del Geom. Epifania Vincenzo, nella sua
qualitá di consulente tecnico di parte del Comune di Pomarico;
Nessuno
è intervenuto in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, anche se
regolarmente invitati.
Alla
continua presenza degli intervenuti ed unitamente ad un proprio canneggiatore ed
un topografo si eseguiva una ricognizione dei fabbricati limitrofi, utili per
l’appoggio del rilievo topografico.
DESCRIZIONE
DEI LUOGHI DI CUI È CAUSA:
La
proprietá dei sigg. Di Fesca ed altri è ubicata in agro di Pomarico in località
Serre, ed è individuata nel Catasto Terreni nel foglio di mappa n. 5 del Comune
di Pomarico – particella n. 163, 257, 255, 256, 268, 270, 267, 269, 232
unitamente al fabbricato individuato con la particella n. 254, come evidenziato
negli allegati alla presente sulle consultazione per partita catastale
rilasciate dall’ufficio Tecnico Erariale – Dipartimento del Territorio di
Matera e stralcio di mappa catastale attuale. A confine con la proprietà Di
Fesca ed altri è esistente la strada che collega il centro e la periferia del
Comune di Pomarico e poi prosegue verso la strada a scorrimento veloce
Matera-Ferrandina. Il fondo dei sigg. Di Fesca ed altri è posto alla periferia
del Comune di Pomarico, ma di fronte al nuovo quartiere denominato “Aldo Moro”.
Tale zona è servita da tutti i collegamenti pubblici, in quanto fa parte
dell’abitato di Pomarico. La proprietà Di Fesca ed altri ha l’accesso
proprio dalla strada in questióne. La destinazione urbanistica del fondo è
di zona agricola anche se per l’ubicazione è da considerarsi ricadente
nel centro urbano, infatti di fronte esiste la zona urbana avente destinazione
urbanistica “Zona 167”.
DESCRIZIONE DEI RILIEVI ESEGUITi PER DETERMINARE IL CONFINE TRA LE PROPRIETÁ
Al
fine di dare una risposta ai quesiti formulati negli atti di citazione, si è
preceduto ad eseguire il rilievo topografico con l’ausilio della idonea
strumentazione e dei propri collaboratori.
Gli
stessi sono costituiti nella preventiva individuazione presso l’ufficio del
Territorio di Matera – Sez. Catasto Terreni, delle coordinate della linea
dividente la proprietà dei sigg. Di Fesca ed altri dalla strada (nota di
Uricchio: Strada Provinciale
ammodernata).
Dalle
indagini espletate presso il Catasto, il sottoscritto ha rilevato che la linea
dividente le due proprietà è risalente all’impianto del Catasto Terreni. Il
che significa innanzitutto una migliore precisione nelle operazioni topografiche
di riconfinamento.
Segue
pag.
3 –
Rilevato
quanto sopra, è stata formalizzata la richiesta di determinazione delle
coordinate dei punti dal foglio di impianto del Catasto Terreni, richiedendo
anche copia di uno stralcio di mappa ufficiale della particella risalente
all’origine che si allega in copia.
Quindi
il sottoscritto ha proceduto, durante lo svolgimento del secondo soralluogo del
giorno 17/02/2001, all’esame dei punti che dovevano essere presi a base del
rilievo topografico per riferire tutte le operazioni ed assolvere a quanto
richiesto nei quesiti di cui è causa.
Dall’esame
delle visure dei fogli di mappa si è rilevato che nelle immediate vicinanze dei
luoghi di cui è causa sono posti due immobili che risalgono all’epoca della
costituzione del Catasto; gli stessi sono ritenuti dagli operatori topografici
abbastanza idonei per i rillevi topografici. Tali punti sono individuati
catastalmente nel foglio di mappa n. 5, part. 165 ( spigoli di una vecchia
fontana) e spigoli del fabbricato individuato nel foglio di mappa n. 5 part.
170. Tali immobili sono stati ritenuti idonei come punti di appoggio anche dal
sottoscritto e denominato “TAVOLA ALLEGATO A – SCHEMA DI RILIEVO”. Inoltre sono stati individuati punti trogonometrici
dell’istituto Geografico Militare, che nelle operazioni topografiche servono
come punti di orientamento. Detto punto è stato scelto nel trogonometrico posto
sul “serbatoio dell’acqua di Montescaglioso”, posto nel Comune di
Montescaglioso, avente origine delle coordinate “Serra Cometa” come per la
zona di Pomarico.
Con
tutto il supporto cartaceo delle coordinate dei punti della linea dividente il
confine di proprietà e le coordinate del punto trigonometrico I.G.M, necessari
per il rilievo topografico, si procedeva al riconfinamento.
Le
coordinate rilevate la foglio di mappa dell’impianto, dei punti ch individuano
la linea di confine della originaria particella n. 163 tra le due proprietá
sono le seguenti:
Punto |
n.
502 |
x
= + |
34840.00 |
y
= + |
29590.30 |
Punto |
n.
503 |
x
= + |
34829.00 |
y
= + |
29606.60 |
Punto |
n.
504 |
x
= + |
34767.00 |
y
= + |
29732.80 |
Punto |
n.
505 |
x
= + |
34760.50 |
y
= + |
29744.00 |
Punto |
n.
506 |
x
= + |
34752.80 |
y
= + |
29758.80 |
Punto |
n.
507 |
x
= + |
34745.40 |
y
= + |
29770.90 |
Punto |
n.
508 |
x
= + |
34872.00 |
y
= + |
29617.00 |
Punto |
n.
509 |
x
= + |
34749.30 |
y
= + |
29772.00 |
Punto |
n.
510 |
x
= + |
34851.52 |
y
= + |
29599.91 |
Punto |
n.
511 |
x
= + |
34863.03 |
y
= + |
29609.52 |
Segue
pag - 4-
Le
coordinate degli altri punti della particella dei sigg. Di Fesca, non sono state
prese in considerazione in quanto superflue per lo svolgimento delle operazioni
topografiche.
Le
coordinate dei punti che individuano gli spigoli degli immobili presi come base
di appoggio per lo sviluppo dei rilievi topografici sono da considerarsi idonei
in quanto attendibili perché punti inamovibili e con un bassissimo margine di
errore e gli stessi sono:
Spigolo |
n.
101 |
vecchia
fontana individuato con part. N 165 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34820.00 |
y
= + 29822.70 |
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Spigolo |
n.
102 |
vecchia
fontana individuato con part. N 165 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34814.10 |
y
= + 29828.50 |
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Spigolo |
n.
103 |
vecchia
fontana individuato con part. N 165 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34810.20 |
y
= + 29832.00 |
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Spigolo
|
n.
401 |
vecchio
fabbricato individuato con part . N. 170 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34738.80 |
y
= + 29850.80 |
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Spigolo
|
n.
402 |
vecchio
fabbricato individuato con part . N. 170 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34.735.00 |
y
= + 29847.00 |
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Spigolo
|
n.
403 |
vecchio
fabbricato individuato con part . N. 170 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34738.00 |
y
= + 29844.00 |
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Spigolo
|
n.
404 |
vecchio
fabbricato individuato con part . N. 170 del foglio n. 5 |
||||
|
|
x
= + 34741.80 |
y
= + 29847.70 |
|
Sulla
scorta di tutti i dati catastali procedeva ad eseguire il riconfinamento della
linea dividente che individua il confine tra la proprieta dei sigg. Di Fesca ed
altri e quella della Strada nota – quella ammodernata !)
Con
l’ausilio del proprio topografo ed unitamente ad un canneggiatore, provvedeva
a posizionare lo strumento in stazione. Il posizionamento (stazione) , così
indicato nell’allegato schema di rilievo “TAVOLA ALLEGATO A” , è stato
denominato con il numero 100, materializzata sul posto con chiodo miniato, e la
posizione è stata scelta in modo da poter traguardare i punti degli spigoli
della fabbricato della “vecchia fontana” presi come base e di riferimento
per i rilievi. Lo stesso strumento utilizzato è stato il
distaziomento-teodolite a raggi laser con bassissimo scarto di errore nelle
misurazioni.
Dalla
stazione 100 si azzerava l’angolo orizzontale collimando il trigonometrico
dell’Istituto Geografico Militare “SERBATOIO ACQUA MONTESCAGLIOSO” con un’apertura d’angolo di 343.9738 gradi centesimali e
successivamente si traguardvano i punti 101,102 e 103 della “vecchia fontana”
con lettura diretta.
Segue
pag -5-
Quindi
si eseguivano altre stazioni (200,300,400 e 500) per poter traguardare gli
spigoli del fabbricato vecchio individuato con la particella n. 170, visibili
dalla stazione 400 e si eseguiva la lettura diretta verso gli spigoli del detto
fabbricato. Tali letture si rilevano dall’allegato libretto della misure.
Eseguite
dette misure si avevano tutti i dati e gli elementi per calcolare anche le
coordinate delle stazioni 100,200,300,400 e 500, comunemente detta poligonale,
dalla quale poi successivamente poteva eseguirsi l’intero rilievo topografico
Il
calcolo delle coordinate della stazione 100 è avvenuto con la formula
matematica comunemente detta “fuori centro di apertura a terra”
Allegati
alla presente sono visibili tutti i dati ed i risultati del calcolo delle
coordinate della stazione 100 con la predetta formula, ottenuti con il
trigonometrico di orientamento ed i vari spigoli del fabbricato vecchio e della
“fontana” presi come appoggio per il rilievo topografico.
Dallo
sviluppo dei dati si sceglievano le coordinate della stazione 100 ottenute con
misurazioni eseguite direttamente sui punti 102 e 103 della “fontana” e 403
e 404, spigoli del vecchio fabbricato (scelti come punto di attacco ed
orientamento al “Trigonometrico I.G.M. Serbatoio Acqua Montescaglioso”
Le
coordinate della stazione 100, traguardando i punti degli spigoli della
“vecchia fontana” 101,102 e 103, con elaborazione del fuori centro di
apertura sono risultate essere:
x |
100-101
= |
34.837.890 |
y
= + 29812.854 |
x |
100-102
= |
34.834.783 |
y
= + 29815.668 |
x |
100-103
= |
34.834.603 |
y
= + 29815.558 |
Poichè
le coordinate ottenute con il punto 101, differiscono da quelle degli altri due
punti (102 e 103), si è eseguita la media matematica delle coordinate ottenute
con i punti 102 e 103 e quindi le coordinate prese a base del rilievo
topografico della stazione 100 sono le seguenti:
x
100 = + 34834.693 ; y = + 29815.613
Con
l’ausilio delle coordinate della stazione 100 si eseguiva il calcolo delle
atre stazioni utili per definire il confine, che per brevità si indica solo
nelle coordinate finali.
Le
stesse sono risultate essere:
Stazione |
200 |
X
= + |
34.737.336 |
Y
= + |
29.908.258 |
Stazione |
300 |
X
= + |
34.665.494 |
Y
= + |
29.883.990 |
Stazione |
400 |
X
= + |
34.715.050 |
Y
= + |
29.812.674 |
Stazione |
500 |
X
= + |
34.837.094 |
Y
= + |
29.580.115 |
Con
l’ausilio delle coordinate della stazione 500, posta in maniera tale
avere tutta la visuale libera per i rilievi, e le coordinate dei punti
che individuano la linea di
Segue
Pag. -6 –
confine
catastale indicate precedentemente e rilevate presso l’Ufficio del
Territorio di Matera (ex Catasto), tenuto conto della correzione azimutale
negativa di - 262.9026 gradi
centesimali, ottenuta sempre con la formula del fuori centro di apertura a terra,
si colcolavano con calcolatrice scientifica gli angoli e le distanze dalla
stazione 500 verso i punti della linea di confine le due proprietà. Tali misure
si rilevano dall’allegato libretto.
I
punti che indivuano il confine tra la proprietà dei sigg. Di. Fesca ed altri e
la strada, sono stati meterializzati sul posto con picchetti in perro e minio
rosso.
Successivamento
è stao rilevato cnche il bordo del ciglio stradale; alcuni palli
dell’illumazione pubblica e gli spigoli del fabbricato di proprietà dei sigg.
Di Fesca ed altri.
Tutti
i predetti rilievi sono stati evidenziati nella documentazione fotografica
allegata, dalla quale si evidenzata con palina colorata la esatta posizione del
confine di proprietà della sg.ra Di Fesca ed altri, rispetto al ciglio stradale.
Infine
sono state verificate le distaze parziali dei picchetti che inividuavano la
proprietà Di Fesca ed altri con quelle esistenti sulla mappa catastale e quelle
ottenute con le coordinate.
Le
misurazioni eseguite sul posto e le distanze parziali calcolate sono risultate
essere uguali a quelle rilevate sul foglio di mappa del Catasto.
Tale
verifica è sata necessaria al fine di accertare eventuali errori commessi in
fase di sviluppo del rilievo fotografico. Nel nostro caso tutto è risultato
essere privo di errori e quindi il riconfinamento è stato operato dal
sottoscritto C.T.U. con correttezza.
Materializzata
e verificata la linea di confine tra le due proprietà di cui è causa, il
sottoscrittto ha accertato, insieme alle parti presenti, uno sconfinamenot della
strada nel fondo dei sigg. Di. Fesca ed altri.
Tale
sconfinamento è indicato nel particolare, in scala 1/500, allegato alla
presente.
Dallo stesso particolare si può notare che la parte con campitura a linee parallele inclinate è la zona di proprietà Di Fesca ed altri, occupata dalla strada.
Le
particelle interessate dalla occupazione della strada e di proprietà della
sig.ra Di Fesca ed altri, sono
evidenziate nello stralcio di mappa allegato e le stesse risultano essere:
-
part. 254 /b
Mq 63,77
-
part. 267/b
Mq 22,52
-
part. 268/ b
Mq 9.53
.
part. 255 / b
Mq 17,86
-
part. 163/b
Mq 162,34
TOTALE Mq 276,02
Segue
Pag. - 7 –
Accertato
lo sconfinamento della strada nella proprietà dei ricorrenti
si passa ora a determinare il danno subito.
Come
detto in precedenza la superficie occupata dalla strada in modo permanente è di
mq 276,02. Quindi vi è un danno che è rappresentato dal non
utilizzo di tale superficie e dalla presenza nella proprietà dei
sigg. Di Fesca anche di n. 6 pali dell’illuminazione
pubblica, n. 3 pali
catarifrangente e n. 2 pali di segnaletica stradale. Occorre precisare
che i pali della luce, i tatarifrangenti ed i pali della segnaletica stradale
sono posti poco oltre il ciglio stradale.
Ai
fini della quantificazione monetaria della occupazione, il sottoscritto ha
eseguito le seguenti valutazione:
-
Il
fondo dei sigg. Di. Fesca ed altri è ubicato nel vigente strumento urbanistico
come zona agricola, anche se realmente è posto a confine del centro abitato ed
è servito da tutti i mezzi tecnologici pubblici (acqua, luce, traasporto urbano,
ecc.) quindi è posto in zona appetible sul mercato per le predette condizioni
estrinseche;
Applicando
il metodo del valore di mercato sulla base della stima comparativa con altri
beni similari si può risalire al valore del terreno occupato dalla strada;
Per
terreni similari a quello oggetto della presente valutazione, sulla base di
compravendite e ricerche di mercato effettuate dal sottoscritto, si può
assegnare un valore commerciale medio per metro quadrato di Lit 28.900 (Lire
ventottomilanovecento);
Quindi
il valore del terreno occupato è il seguente:
Lit
(28.900 x 276,02) = Lit. 7.976.978
(diconsi
lire settemilioninovecentosettantaseimilanovecentosettantotto).
CONSIDERAZIONI FINALI
Non
è possibile stabilire chi materialmente ha eseguito i lavori (tra Comune e
Provincia) in quanto gli stessi sono completi ed ultimati, ne`è
possibile risalire all’epoca della loro realizzazione. È possibile solo
affermare che attualmente la strada è di proprietà dell’Amministrazione
Provinciale. Infatti per gli accessi carrabili alla proprietà Di Fesca ed altri,
viene pagato una canone all’Amministrazione Provinciale.
I
sigg. Di Fesca lamentano che alcuni anni addietro furono eseguiti, dal Comune di
Pomarico, alcuni lavori per eseguire un allargamento ed ammodernamento della
strada. La competenza del Comune
durò il tempo strettamente
necessario per eseguire dette opere , poi la strada fu riconsegnata alla
Provincia.
Segue
pag. -8-
Per
accertare se tale occupazione fu effettuata dal Comune occorre provarlo con
documentazione.
? Dal certificato di regolare esecuzione dei lavori si evince che vi è stata
una variante al progetto iniziale. Nella planimetria della veriante viene
riportato un tracciato che interessa anche la proprietà dei sigg. Di Fesca
Annunziata ed altri , rispetto al progetto iniziale, con non la intersecava. Dal
predetto certificato si evince infine che la strada è stata ammodernata in
conformità al progetto di variante; ma tra le ditte espropriate non figrano i
sigg. Di Fesca ed altri.
Infine
nel verbale di consistenza e riconsegna, della competenza della strada,
stipulato tra il Comune di Pomarico e l’amministrazione Provinciale in data
24/07/1989, si rileva che quest’ultima….”viene sollevata da qualsiasi
responsabilità in dipendenza della gestione tenuta dal Comune di Pomarico “.
Nello stesso viene ribadito che …. “resta a carico del Comune di Pomarico
l’onere e l’obbligo di soddisfare ogni e qualsiasi debito e definire
qualunque divergenza dei lavori, compreso eventuali espropriazioni ed
occupazione permanente di beni privati o pubblici cui siasi addivenuto da parte
di esso, o comunque durante la sua gestione”
Nell’intento
di aver bene e fedelmente adempiuto all’incarico fornitomi, rassegno la
presente perizia ringraziando per la fiducia accordatami.
Matera, 08/03/2001
Allega
alla presente:
-
stralcio
catastale ufficiale della situazione delle particelle all’impianto dei luoghi
di causa in scala 1/2000;
-
stralcio catastale
ufficiale attuale dei luoghi di causa in scala 1/2000;
-
visur catastali
-
schema dei rilievi
eseguiti in scala 1/1000
-
calcolo delle
coordinate della stazione 100 con il fuori centro di apertura
-
libretto delle misure;
-
particolare
planimetrico in scala 1/500 con indicazione delle zona di occupazione;
-
stralcio catastale
con indicazione delle superfici delle particelle occupate;
-
documentazione
fotografica.
TIMBRO
E FIRMA, Geom. Antonio CANCELLIERE