1958 La famiglia Uricchio emigra in Germania
1966 Acquisto di un terreno
di ca. 10.000 mq a Pomarico in zona pregiata, molto appetibile per il mercato edilizio.
In queste aree ad altissimi rischi sismici per le costruzioni, la perizia
geologica conferma la particolare idoneità del suolo per le costruzioni.
1967 Il Comune di Pomarico respinge
il progetto per la costruzione di una palazzina (Motivo: Zona rurale.
Permesso in base al vigente Programma di Fabbricazione solo la costruzione
di…case rurali, stalle, fienili, granai, silos, ecc... – A situazione
urbanistica invariata – 2004 – vedere dal CD allegato – le costruzioni
“concessionate”.)
1968 A seguito dell’intervento
della trasmissione radiofonica “Radio Praga” e del Prefetto di Matera, la
famiglia Uricchio ottiene la concessione per la costruzione di una casa, però
condizionata da seri vincoli ed obblighi (p.es. l’obbligo di mantenere la
distanza di “LEGGE” di 20 m dal ciglio della Strada Provinciale).
1969 Nascita del “Quartiere
Aldo Moro” di fronte alla proprietà Uricchio in base alla Legge 167.
1970 Costruzione – con
regolare concessione della Provincia di Matera - del ponticello per far
defluire le acque piovane, del passo carrabile (in cemento) con ai lati delle
colonnine in cemento.
1980 Presentazione di un
progetto per costruire un magazzino merci per creare lavoro autonomo. Respinto con la seguente
motivazione: “Il capannone/il magazzino
non è in armonia con la destinazione urbanistica della zona. “ La commissione
edilizia ha espresso parere negativo ….. perché …. Le brutture della famiglia
Uricchio deturpano la zona. “
1980 Il 31.05.1980 la famiglia Uricchio protesta scrivendo al Comune di Pomarico, copia alla Provincia di Matera e copia al direttore dei lavori, Ing. Armando D’ Alessandro contro il modo dell’ammodernamento della Strada Provinciale, contro il pericolo, il dislivello ecc. senza ottenere alcun riscontro.
1981 Realizzazione rete di
tralicci e di pali dell’alta tensione per assediare la proprietà Uricchio. La
fornitura di energia elettrica alla famiglia Uricchio avviene con fini „nudi”
pericolosi e pendenti. I fili “nudi” sono solo stati sostituiti nel 2001 su
specifica domanda da parte del Sig. Uricchio Paolo
1982 Demolizione illegittima
del passo carrabile, della cunetta, delle colonne ed abbattimento della prima
fila di alberi. Il pagamento dell’imposta di legge sul passo carrabile continua
ugualmente a venir richiesto dalla Provincia di Matera e regolarmente
corrisposto dalla famiglia Uricchio fino al 2002.
1983 Realizzazione nuova
conduttura idrica principale sulla proprietà Uricchio. Questa conduttura
comporta un frazionamento catastale ed un notevole deprezzamento per la proprietà.
Le distanze minime di legge dalla palazzina non vengono osservate. Il percorso
della conduttura è ignoto.
1984 Una pasticceria intende
affittare i locali commerciali della famiglia Uricchio. La domanda per la
licenza viene respinta da parte della Pubblica Pubblica Amministrazione di
Pomarico.
1985 La famiglia Uricchio
chiede il cambio destinazione uso per i locali. Respinto: “… la commissione edilizia Comunale ha
espresso parere contrario perché il progetto contrasta con l’art. 62
del vigente “Regolamento Edilizia Comunale”
1985
I coniugi Uricchio/Difesca chiedono la variazione da zona “rurale” a “zona
residenziale” della loro proprietà a Pomarico per avviare l’attività e per far
rientrare i figli dalla Germania: Respinta.
1986
La famiglia Uricchio chiede il rifacimento del soffitto della casa.
Respinto: perché “….non risulta agli
atti un soffitto”. La famiglia viene costretta a pagare il condono edilizio.
L’unico tecnico per la pratica del condono è un tecnico vicino al Sindaco
Mancini. Nota: Nel 2004 questo tecnico è stato promosso “tecnico comunale”.
1977 –
1989
Il Comune
di Pomarico chiede alla Provincia di Matera la Strada Provinciale in consegna,
per “ammodernarla” a proprie spese. Seguono una serie di abusi e di atti
speculativi mediante i quali si occupa abusivamente una grande parte dei 10.000
mq della proprietà della famiglia Uricchio. Oltre all’illegittima occupazione
si accorciano p.e le distanze dalla Strada Provinciale, che per la famiglia
Uricchio erano di 20 m, anche ai soli 30 cm, in base alle esigenze degli attori
e dei collusi, dall’altro lato della strada,
per elargire licenze di costruzione ad intere file di palazzi. Non si realizza nessuna opera di pubblica
utilità, anzi si creano notevoli pericoli per i proprietari e per la comunità
di Pomarico. Il nuovo percorso della Strada Provinciale non viene mai
accatastato. Il risultato dell’ „ammodernamento“ e chiaramente visibile
dal CD allegato.
Preoccupante
l’aspetto politico: In
una Regione strutturalmente povera si realizzano con i soldi pubblici
infrastrutture preoccupanti e pericolose di questo genere. Un comune disastrato
e cronicamente deficitario „ammoderna“ a proprie spese le strade provinciali.
La Provincia di Matera, grande collaboratrice
– sancisce con atto di riconsegna e collaudo gli atti illegittimi posti
in essere dal Comune di Pomarico.
Debito
pubblico causato ai cittadini di Pomarico: 50 miliardi
1992
Il capo
famiglia, Sig. Uricchio Antonio muore davanti casa sua, attraversando la strada costruita
abusivamente e non a norma di sicurezza sulla sua proprietà. Opera
realizzata a spregio delle principali
norme in materia di procedimento amministrativo e della normativa di sicurezza
del settore.
1992
Il giorno
dei funerali del capofamiglia, Sig. Uricchio Antonio, i mandanti “pubblici”
mandano ad abbattere altri alberi di e sulla proprietà della famiglia Uricchio.
1980– 1995
Seguono una serie di speculazioni selvagge sulla
„Zona 167” di fronte alla proprietà Uricchio. Pilotate e programmate dal
sindaco di Pomarico che se ne erge a paladino. La Magistratura e gli enti
preposti al controllo – nonostante le denunce – non intervengono.
1985
Ai fini di saccheggiare la zona “167” e di deprezzare il valore
commerciale della proprietà Uricchio, il Comune
di Pomarico autorizza la costruzione di case popolari di fronte alla
proprietà Uricchio, in una zona definita “residenziale”
2002 Le costruzioni abusive
sulla Zona 167 „autorizzate“ dal Comune di Pomarico, di fronte alla proprietà
Uricchio, non sono accatastate, poiché costruite abusivamente su terreno di
proprietà di terzi. Una delle tante cause va avanti da 25 anni. Il comune
presenta ricorso, oppure dichiara di non poter corrispondere alle sanzioni
pecuniarie di risarcimento imposte dalla sentenza. Il proprietario dei terreni
è deceduto.
2002 La proprietaria, madre del sottoscritto,
viene a mancare il 30.07.2002. Gli innumerevoli atti vessatori, gli atti
intimidatori, le paure e lo stress psicologico da parte del Comune di Pomarico
e della Provincia di Matera hanno raggiunto il loro scopo. Il 31.07.2002 il
Comune di Pomarico fa trovare chiusa la porta del cimitero a Pomarico.
Cosi funzionano le cose nel
Sud-Italia. In questo modo si strangolano proprietari con spirito
imprenditoriale, togliendogli la base economica. Gli aiuti dello Stato Centrale
e della Comunità Europea bastano per i rappresentanti della “cupola” al fine di
gestirli in maniera clientelare. I cittadini evoluti ed indipendenti in queste
zone ai potenti danno solo “fastidio”.
Oggi, nel 2005 la zona “Nuovo
Quartiere Residenziale Aldo Moro” è praticamente saccheggiato e degradato. Gli
attori e i beneficiari, p.e. Il Presidente della Provincia di Matera, D’Amelio,
un plurindagato, il Sindaco di Pomarico, plurindagato, vengono stimati e
ricevuti dagli alti vertici dello Stato Italiano.
La proprietà ed i capitali
investiti da due generazioni della famiglia Uricchio sono completamente
saccheggiati ed abbandonati. Essere onesti e non appartenere a “famiglie” che
lo Stato definisce mafiose oppure coprire una carica qualsiasi nella pubblica
amministrazione di queste zone porta alla distruzione ed al massacro.
Questa in Sicilia la chiamano MAFIA. A Pomarico, in Provincia di Matera si chiama semplicemente “Pubblica Amministrazione”
E lo STATO ITALIANO
propaga la “Lotta alla Mafia”. Ma a quale Mafia ?
Tutta la storia
di questa tragedia dovuto alla decisione degli URICCHIO di acquistare proprietà
a POMARICO (MATERA), Meridione d'ITALIA, per tornare nel paese NATIVO sul sito